A casa della scrittrice Patrizia Fortunati, che nel suo romanzo d’esordio “Marmellata di prugne” (2013, edito da ali&no editrice) racconta, in una commistione di realtà e finzione, la sua esperienza familiare di accoglienza dei bambini di Chernobyl. La scrittrice ci ha ricevuto con la sua famiglia per offrirci a voce la sua testimonianza diretta ed estremamente coinvolgente.
Quest’anno si celebra infatti il trentennale del disastro nucleare di Chernobyl, che – ricordiamo – è avvenuto il 26 aprile 1986: il più grave nella storia dell’umanità, con conseguenze immani sotto il profilo sanitario, ambientale e sociale.
L’Italia, toccata dalla catastrofe, è scesa in campo per dare il suo contributo alle popolazioni più gravemente colpite dal disastro, in particolare in Bielorussia. La Fondazione Non Governativa Aiutiamoli A Vivere, come ci ha confermato il suo fondatore Fabrizio Pacifici nel corso di un interessante incontro, ha consentito in questi decenni a centinaia di migliaia di bambini colpiti dagli effetti delle radiazioni di effettuare un soggiorno terapeutico in Italia. Una forma di accoglienza, questa, a cui la famiglia Fortunati ha partecipato e continua a partecipare, ospitando adesso la seconda generazione dei bambini di Chernobyl.
Officine Creative Italiane ha documentato questa accoglienza ed è lieta di invitarvi a
CONTAMINAZIONI. STORIE DI ACCOGLIENZA E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE A TRENT’ANNI DA CHERNOBYL
Giovedì 12 maggio ore 16,30
Sala Consiliare della Provincia di Perugia – P.zza Italia, Perugia
Intervengono: Ritanna Armeni (giornalista e scrittrice), Stefania Casieri (Presidente Lions Club Maestà delle Volte), Patrizia Fortunati (autrice del romanzo “Marmellata di prugne”), Francesco Masciarelli (architetto, esperto in sostenibilità ambientale), Fabrizio Pacifici (Socio fondatore Aiutiamoli a Vivere ONG), Vanna Ugolini (giornalista “Il Messaggero”).
Proiezione di fotografie di Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri
Letture: Giannermete Romani